9.5

Recensione Cuphead - La nuova era dei run and gun

Dopo 3 anni dalla sua prima apparizione fa la sua comparsa sulle nostre XBOX One e PC Cuphead, un run and gun vecchia scuola che ci ha letteralmente rubato l'anima

C’era una volta

Oggi vi parliamo di una storia a lieto fine, di quelle che potremmo annoverare tra le fiabe moderne, di come due fratelli e tanta passione siano riusciti a creare quello che possiamo, senza ombra di dubbio, definire come un capolavoro: oggi parliamo di Cuphead e di come è nato. Mettetevi comodi perché il titolo di MDHR Studios (pubblicato da Microsoft in esclusiva per sistemi PC e XBOX One) ci riporta indietro di quasi novant’anni… torniamo negli anni 30!

Cuphead

Due fratelli...

Prima di parlare del gioco in se conviene fare un piccolo riassunto delle tappe che ci hanno portato ad avere tra le mani oggi CupHead. Il titolo fu presentato con una breve clip nell’elenco dei titoli esclusivi dell’E3 2014, tra i vari giochi passati uno dietro l’altro Cuphead suscitò immediatamente un interesse spasmodico di pubblico e critica. Le immagini che vedevano protagonista un cartone anni 30 rapirono l’interesse di tutti gli spettatori.

Dall’E3 in avanti l’hype è cresciuto a dismisura, ritardo dopo ritardo (tanto che alla fine c’era chi pensava non sarebbe mai stato pubblicato), filmato dopo filmato l’interesse dei fan cresceva e così le aspettative. Ed ora eccoci qui con la nostra copia (digitale) fiammante di Cuphead tra le mani e pronti a raccontarvi il nostro parere. La storia di Cuphead è molto semplice, un po’ come quella delle pellicole da cui prende spunto. I nostri due protagonisti, i fratelli Cuphead e Mugman, vivono felici in una casa nella foresta col loro nonno (una sorta di caffettiera) quando un giorno, incappano in un casinò ai margini del bosco. I due entrano e iniziano a giocare, e giocata dopo giocata e vittoria dopo vittoria raggranellano una somma consistente di denaro.

Ed è proprio qui che il diavolo propone loro un’ultima partita, un all-in, se i due fratelli vincono potranno tenersi il casinò, se invece dovessero perdere pagheranno con la propria anima. I due fratelli vengono ovviamente sconfitti dal diavolo che propone loro di portare le anime di altre creature presenti sull’isola per avere salva la loro anima. I nostri amici non hanno altra scelta che accettare, ed è così che inizia la nostra avventura.

Cuphead

Three, two, one... fight!

Cuphead è un titolo che unisce tra loro due meccaniche di gameplay, la prima (che è anche il cuore pulsante del titolo) è quella relativa alle boss-fight, mentre la seconda vede delle sezioni di run & gun spinto. Appena terminato il prologo iniziale ci troviamo a poter navigare sulla mappa del gioco (interamente disegnata a mano, come il resto del titolo, ma ne parleremo più avanti) e a decidere che cosa fare. Dalla mappa possiamo fondamentalmente parlare con degli npc che ci daranno dritte o indicazioni, far partire un livello bonus, giocare uno scontro contro un boss o lanciare una sezione run & gun. Oltre alle operazioni sopra citate potremo anche giocare a dei mini giochi ambientati in un mausoleo dove dovremo utilizzare il Parry per eliminare i fantasmi e guadagnare delle coppe.

Partiamo con le sezioni run & gun, in puro stile Metal Slug in queste aree possiamo raccimolare del denaro utile per acquistare upgrade per il nostro personaggio. In queste sezioni lo scopo principale è quello di arrivare alla fine del livello nel minor tempo possibile avendo cura di recuperare ogni moneta del livello. In queste aree muoviamo il nostro protagonista come fosse in un platform, esattamente come per le boss fight possiamo saltare, sparare, cambiare il tipo di arma (con due slot a disposizione), utilizzare le super e usare il parry. Il parry è un’operazione particolare che ci permette di saltare e caricare lo slot delle super quando vediamo degli elementi colorati di rosa a schermo. Se vedete un avversario o una pallottola rosa allora potete utilizzare il parry.

La seconda modalità di gameplay, che è il fiore all’occhiello del titolo, sono le boss fight. Qui Cuphead da il meglio di se proponendo boss fight sempre differenti e con Boss in grado di modificare i loro pattern di attacco tre, quatto o anche più volte durante lo scontro. Gli scontri con i boss fanno sudare le proverbiali sette camice, Cuphead è un titolo che non fa sconti e non niente per cercare di nasconderlo. E’ sempre corretto e i comandi sono reattivi e precisi. Per avvicinarsi di più anche agli utenti più causual ogni boss fight è affrontabile in due modalità, una semplice e una regolare, potrete avanzare nel gioco in tutte e tre le isole anche uccidendo i boss solo in modalità semplice, ma per poter accedere all’ultimo livello dovrete eliminare ogni boss in modalità regular.

Grazie alla modalità semplice potrete fare pratica ma la vera sfida è nella modalità regular. Durante il vostro girovagare per le isole potrete acquistare degli upgrade che saranno fondamentali per poter avanzare nell’avventura e attrezzare il vostro personaggio con i migliori setup a seconda delle vostre caratteristiche e del vostro modo di giocare. I miglioramenti che potete apportare si dividono in miglioramenti relativi alle armi (o meglio al tipo di proiettile), al personaggio (salute, velocità ecc) e alla super; in questo modo ognuno può personalizzare il proprio personaggio secondo il proprio stile. Cuphead è un gioco fortemente skill-based, è impegnativo ma non impossibile e, come dicevamo poco sopra, non fa sconti ma è corretto col giocatore, in caso di sconfitta la colpa è da attribuire solamente al giocatore, non al gioco che ha “barato”.

Cuphead

Arte allo stato puro

Cuphead non solo è stilisticamente uno dei titoli più belli dell’ultimo periodo ma è, senza dubbio, uno dei titoli con uno stile e un carisma unico e inconfondibile. L’originalità dei personaggi, degli ambienti, a cura nella produzione di ogni singolo elemento del gioco ne fanno, già di per se, un capolavoro. Se poi si pensa che ogni elemento che si vede a video è stato disegnato mano, colorato con gli acquarelli e animato manualmente ci si rende rapidamente conto dell’enorme sforzo impiegato nella realizzazione del titolo. L’utilizzo di alcuni filtri per invecchiare l’immagine e “distorcerla” fanno poi da ciliegina sulla torta ad un titolo che ha uno delle art direction più belle del mondo videoludico, di sempre, non di questa generazione.

Anche tecnicamente Cuphead è ineccepibile, non un solo rallentamento a schermo anche a fronte di numerosi nemici ed effetti speciali. Il titolo è rimasto granitico nei sui 60 fps per tutta la durata della nostra prova. Il gioco dei ragazzi di MDHR Studios può inoltre essere giocato in cooperativa locale (girano voci di una coop online in sviluppo, ma non abbiamo niente di confermato) con un amico e anche qui le cose vanno lisce come l’olio, se un amico si vuole unire alla partita collega il joypad ed è subito in game. Nel caso di partite in coop il gioco ricalibra la difficoltà mantenendo la sfida avvincente. PS: Se giocate in cooperativa con un amico potrete resuscitarvi a vicenda utilizzando il parry sull’anima del personaggio morto prima che questa voli via per sempre.

Poteva il sonoro essere meno imponente del resto della produzione? Certo che no, e infatti non lo è. La soundtrack è originale e ispirata, con brani jazz che sembrano usciti davvero dagli anni 30. La musica si adatta inoltre ai combattimenti su schermo rendendoli ancora più avvincenti e spettacolari.

Cuphead

Cuphead

Cuphead, come si sarà intuito leggendo la recensione, ci ha letteralmente rapito. Il titolo dei ragazzi di MDHR Studios si pone come pietra miliare del genere andando ad affiancarsi senza nessun problema a titoli come Metal Slug. Bello da vedere, difficile ma appagante è un titolo che ogni amante dei videogiochi dovrebbe avere nella propria collezione. Nota a margine per i non anglofoni: il titolo non è tradotto in italiano e questo potrebbe causare qualche problema a chi non mastica l’inglese. Cuphead resta comunque perfettamente giocabile ma i non-anglofoni potrebbero perdersi qualche chicca o dettaglio della storia.

9.5

Trama 8.00

Gameplay 9.00

Arte e tecnica 9.00

Pro:

direzione artistica fuori parametro

divertente e sfidante

Contro:

troppo difficile per molto

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