8.5

Recensione Battle Chasers: Nightwar

Joe Madureira torna sui nostri monitor con Battle Chasers: Nightwar, un JRPG nato da fumetto di diversi anni fa, scopriamo insieme il nuovo titolo di THQ Nordic

Li, tra fumetto e videogioco

Abbiamo parlato più volte di Darksiders su queste pagine, sia per l’ottimo remake proposto (e qui potete leggere la nostra recensione) sia per lo speciale sulla serie pubblicato ormai parecchio tempo fa, ma perché iniziamo questa recensione parlando di Darksiders? Perché la mente dietro il character design del titolo sopracitato è la stessa che troviamo dietro Battle Chasers: Nightwar: signore e signori: Joe Madureira. In molti lo conosceranno già, ma così, senza raccontarvi vita, morte e miracoli, vi basti sapere che è la matita dietro ottime produzioni Marvel e un disegnatore di incredibile pregio. Ma ora terminiamo i convenevoli e lanciamoci nella recensione di Battle Chasers: Nightwar!

Battle Chasers: Nigthwar

Un party, una missione e un’isola misteriosa

Prima di parlare della trama del gioco conviene fare una piccola regressione sulla “storia” del gioco, Battle Chasers: Nightwar nasce dall’omonimo fumetto di Madureira creato diversi anni fa. Dopo la chiusura di Vigil Games (software house di Madureria che ha dato i natali ai primi due Darksiders) il buon Mad ha rispolverato il suo progetto, lanciato una campagna Kickstarter per dedicata a Battle Chasers: Nightwar e in poco tempo ha raggiunto la cifra utile per iniziare i lavori.

Ripreso sotto l’ala protettiva di THQ Nordic ci troviamo oggi per le mani il frutto di tanti anni di fatica.
Fatta la doverosa premessa possiamo iniziare a parlare della trama dietro il titolo di Airship Syndicate: la storia inizia con una ragazzina, Gully, che vuole a tutti costi ritrovare suo padre, un eroe disperso ormai da parecchio tempo. Per portare a termine la sua avventura non è però sola, un gruppo di amici del padre si offre di accompagnarla. Facciamo quindi la conoscenza del nostro party, Gully è la figlia di Aramus, protagonista del gioco e ingranaggio fondamentale di tutta la vicenda. Garrison, il tipico guerriero fantasy armato di uno spadone a due mani, il classico buono dal cuore tenero. Calibretto, un gigante golem robot, fidata guardia del corpo di Gully che farebbe di tutto per lei. Red Monika una esplosiva ladra specializzata in armi da fuoco e il vecchio Knolan un potete mago amico di vecchia data di Aramus.

Il nostro gruppo si mette quindi in marcia verso un’isola carica di mana e dove sembra stiano accadendo cose decisamente particolari, a bordo della propria nave volante i nostri eroi vengono attaccati (ed abbattuti) da pirati dell’aria e si trovano così sulla terraferma, divisi in un paese sconosciuto. Con questo incipit Airship Syndicate ci immerge nell’universo di Battle Chasers e l’avventura per trovare Aramus ha inizio.

Battle Chasers: Nigthwar

Ritorno alle origini

Quando avevamo saputo dell’inizio dei lavori su Battle Chasers: Nightwar eravamo esaltati al pensiero di poter mettere le mani su un altro action adventure (alla Darksiders per intenderci) ambientato nell’universo, decisamente interessante, ideato da Madureira. Eravamo un po’ perplessi sul fatto che invece il titolo fosse pensato come un JRPG visto all’occidentale, bene ci sbagliavamo e di grosso perché Battle Chasers: Nightwar è dannatamente divertente, ma vediamo insieme perché. Il gameplay del titolo si divide principalmente in tre tronchi: il primo riguarda l’esplorazione sulla mappa di gioco, qui il nostro gruppo di eroi si muove su una mappa sullo stile dei primi Final Fantasy dove possiamo incontrare nemici ed affrontarli in uno scontro a turni.

Il secondo momento di gameplay sono proprio gli scontri a turni, possiamo portare sul campo di battaglia tre personaggi del nostro team e combattere gli avversari nel più classico esempio di combattimento da JRPG visto ultimamente. A dar un po’ di pepe agli scontri entra in gioco il concetto di “sovraccarica”, un modo extra per caricare la barra del mana e poter utilizzare così più mosse speciali e rendere quindi gli scontri più movimentati. Al termine di ogni scontro il nostro party guadagnerà la meritata xp che servirà per aumentare di livello i vari personaggi e sbloccare mosse extra. L’ultimo meccanismo di gameplay presente nel titolo è legato all’esplorazione dei dungeon presenti sulla mappa. Il sistema genera infatti degli dungeon procedurali dove all’ingresso viene chiesto al giocatore il livello di difficoltà da impostare per il determinato dungeon, in questo modo il bottino (e la difficoltà generale) variano a seconda delle nostre scelte.

All’interno dei dungeon ci muoviamo in visuale isometrica “alla Diablo” per intenderci e, una volta avvistati gli avversari, saremo reindirizzati ai classici scontri a turni di cui abbiamo già discusso poco sopra. Battle Chasers: Nightwar presenta un sistema di crescita del personaggio che permette al giocatore di scegliere come far evolvere i vari membri del party in base alle proprie peculiarità. L’inventario di gioco è ben pensato ed accessibile ed è comodo da utilizzare anche con i pad (abbiamo provato la versione XBOX One del titolo). Nel nostro peregrinare per l’isola troveremo una serie di personaggi che ci affideranno quest e di mercanti che ci consentiranno di equipaggiare il meglio possibile i nostri eroi. Battle Chasers: Nightwar integra anche un sistema di crafting che ci consente di creare armi e pozioni da equipaggiare e portare in combattimento, anche in questo caso il sistema è molto classico e sfrutta il loot lasciato dagli avversari per essere utilizzato come materia prima per le nostre creazioni.

Battle Chasers: Nigthwar

Di colore e animazione

Di Battle Chasers: Nightwar abbiamo parlato della sua giocabilità e del mix riuscito di elementi, della componente JRPG e di quella di esplorazione, ma se c’è un elemento che più di ogni altro lascia a bocca aperta nella produzione di THQ Nordic è senz’ombra di dubbio il comparto artistico. La mano di Joe Madureira c’è e si vede tutta, il character design, la scelta delle palette cromatiche, le animazioni e le ambientazioni…

Tutto si amalgama perfettamente e disegna uno delle ambientazioni più belle viste nell’ultimo periodo. La fedeltà al fumetto originale è sotto gli occhi di tutti, così come la cura (e la ricerca) posta in ogni angolo. Ottimo anche il motore grafico che gestisce il gioco che muove tutto questo ben di Dio senza il minimo intoppo. Anche se era abbastanza lecito aspettarselo, visto la mole poligono decisamente contenuta, è giusto ribadire il concetto che dal punto di vista tecnico non ci sono problemi di sorta.

Per quanto riguarda il comparto audio la produzione si difende decisamente bene con una soundtrack originale e riuscita che si intona perfettamente con le tinte e lo stile del gioco. Menzione d’onore va al doppiaggio inglese semplicemente perfetto, il team di doppiatori è azzeccato per ogni personaggio. Cogliamo l’occasione per ricordarvi che il titolo è tradotto in italiano e che quindi non avrete alcun tipo di problema con la lingua visto che tutto è sottotitolato.

Battle Chasers: Nigthwar
 

Battle Chasers: Nightwar

Lo ammettiamo, Battle Chasers: Nightwar ci ha completamente rapito, il nuovo gioco di Joe Madureira e dei ragazzi di Airship Syndicate è divertente, bellissimo da vedere e riesce ad appassionare anche i non amanti del genere JRPG. Consigliato, ovviamente, a chi ama il fumettista americano e ha seguito il corrispettivo fumetto e a tutti coloro che stanno cercando un titolo per “provare” un JRPG senza necessariamente buttarsi su un classico. 

8.5

Trama 8.00

Gameplay 8.50

Arte e tecnica 8.50

Pro:

adoriamo lo stile di marureira

gameplay divertente

Contro:

gameplay molto classico

Scarica l'app ufficiale di Gamernews.it, è gratis

Gamernews.it app su App Store Gamernews.it app in Google Play Store